Empowerment del paziente, incoraggiare i pazienti a prendersi cura di sé

L’empowerment del paziente è un percorso. La finalità di questo cammino è ben precisa: incoraggiare il paziente a essere protagonista nel prendersi cura di se stesso e del proprio benessere personale.

Acquisire una maggiore consapevolezza, da questo punto di vista, significa promuovere in maniera attiva la sua partecipazione, in maniera tale da condividere l’esperienza ambulatoriale e stimolare una comunicazione integrata, sia con i medici e gli operatori che con altri pazienti.

Ne consegue un impatto anche sui singoli servizi ambulatoriali, in modo tale che sia possibile accertare le priorità dei pazienti, coinvolgerli nella co-produzione dei singoli piani di cura e assistenza nonché richiedere i loro feedback, così da migliorare la loro satisfaction nel tempo.

L’obiettivo consiste nel far diventare il paziente “consapevole”, non solo nel momento della cura ma anche attivando i vari percorsi di tutela e quindi prevenzione, in fatto di salute.

Erogare le varie prestazioni sanitarie in maniera “informata e partecipata” significa avviare un vero e proprio processo di “potenziamento” della sanità.

Come implementare l’empowerment del paziente

Mediante l’empowerment le strutture ambulatoriali hanno la possibilità di attivare percorsi formativi e di prevenzione, differenziare i diversi canali comunicativi (permettendo al paziente di consultarsi con medici ed operatori online), acquisire i feedback dei pazienti e adottare tecnologie di processo, efficienti e organizzate.

Come raggiungere lo scopo?

Grazie all’utilizzo di software e supporti tecnologici, come le soluzioni Doctor Manager, che consentono di coinvolgere in maniera attiva e concreta il paziente, nel corso di tutto il processo che lo vede beneficiario delle erogazioni sanitarie.

Il potenziamento del paziente è importante per le strutture ambulatoriali che erogano i servizi. La differenziazione oggi su gioca sul piano della satisfaction del paziente, del suo coinvolgimento, perché una maggiore partecipazione si traduce anche in una partecipazione più proattiva alla cura.