Passano gli anni, ma non cambiano i punti di forza di una moto che continua a piacere senza essersi mai rivoluzionata nello stile. Parliamo della Harley Davidson 883, una vera icona, facile da guidare e come tutte le Harley Davidson assicura una vasta offerta di optional per renderla unica. Dopo essere finita sulla copertina di “La mia moto” di Jovanotti, ha dato il nome al gruppo 883 di Max Pezzali e Mauro Repetto. Modello d’ispirazione per tutti i produttori custom al mondo, la Sporster è la vera porta d’accesso al mondo Harley Davidson.
Da subito questa moto ha offerto la perfetta combinazione di dimensioni, prestazioni e carattere, un mix che rende il modello ancora oggi interessante agli occhi di motociclisti molto diversi. La Harley Davidson 883 da ben 33 anni non ha subito modifiche sostanziali al propulsore ma solo interventi tecnici per poter essere aggiornata ai parametri di inquinamento attualmente in vigore. La prima versione dell’86 prevedeva cambio a 4 marce e trasmissione a catena che nel 1991 si cono evoluti con trasmissione a 5 marche e trasmissione secondaria a cinghia. Il propulsore, per esempio, ha mantenuto la stessa cilindrata da 883 cm³ e la caratteristica forma a V di 45° con le classiche due valvole sulla testa di entrambi i cilindri.
Il telaio nero avvolge infatti un motore interamente verniciato a polvere nera, sovrastato dal tipico serbatoio a “goccia” che invita ad un’esclusiva sella monoposto – posta a soli 643 mm – poggiata su un corto parafango, rigorosamente nero, con luci di stop e posizione integrate negli indicatori di direzione. L’impianto frenante è stato reso più efficiente grazie all’aumento del diametro dei dischi e all’utilizzo di nuovi pistoni in alluminio sia anteriormente che posteriormente. La Sportster ha offerto e continua ad offrire la perfetta combinazione di dimensioni, prestazioni e carattere, un mix che rende il modello ancora oggi interessante agli occhi di motociclisti molto diversi.
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