O.S.S. è l’acronimo di Operatore Socio Sanitario, è una figura professionale che si occupa di diverse mansioni molto importanti in ambito sanitario, quali ad esempio :

– rilevazione delle condizioni dell’assistito;

– supporto all’assistito nelle attività quotidiane (igiene personale, pulizie, preparazione pasti, etc.);

– assistenza infermieristica di base;

In pratica, l’operatore socio sanitario svolge un’attività volta a soddisfare i bisogni primari della persona, favorendo, per quanto possibile, il benessere e l’autonomia della persona.

Qual è la differenza tra OSS e infermieri? Agli occhi dei non addetti ai lavori le due figure potrebbero assimilarsi fino ad equipararsi del tutto. In realtà, c’è una bella differenza. All’interno degli ospedali, le figure OSS collaborano con l’infermiere o con l’ostetrica, in base all’organizzazione dell’unità funzionale di appartenenza, e conformemente alle direttive del responsabile dell’assistenza infermieristica od ostetrica.

L’infermiere è l’operatore sanitario che, in possesso del diploma universitario abilitante e dell’iscrizione all’albo professionale, è responsabile dell’assistenza infermieristica. Ed infatti, il percorso formativo dell’infermiere è nettamente diverso da quello degli operatori socio sanitari: l’infermiere è laureato, mentre l’ OSS, come ricordato, consegue un attestato di qualifica dopo un corso Regionale.

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E’ bene tenere presente che secondo l’attuale normativa, per diventare Operatore Socio Sanitario è necessario compiere un percorso specifico. La formazione degli OSS è affidata principalmente alle Regioni; queste, però, possono delegare la formazione degli operatori a istituti pubblici o ad aziende private che operano nel settore sanitario. Le materie di insegnamento riguardano principalmente: l’area socio culturale, istituzionale e legislativa; l’area psicologica; l’area igienico sanitaria e quella tecnico operativa.

Per poter partecipare al corso bisogna avere 17 anni compiuti e almeno la licenza media. Il corso prevede una durata minima di 1.000 ore, ripartite in formazione teorica (almeno 200 ore), modulo professionalizzante (minimo 250 ore), laboratori (almeno 100 ore) e un tirocinio di minimo di 450 ore.

L’Operatore Socio Sanitario può lavorare in ambito privato oppure pubblico. Inoltre le competenze tecniche e relazionali maturate possono essere spendibili sia nel settore sociale che in quello sanitario. Infatti l’OSS eroga servizi di tipo socio-sanitari e socio-assistenziali nella cura a domicilio dei pazienti oppure negli ambienti ospedalieri, all’interno delle Rsa e delle case di cura.